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Die Sammlung Antiker Mosaiken in den Vatikanischen Museen, (Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie, Città del Vaticano), 1998, 362 p., 264 ill., br. -

La collezione di mosaici antichi dei Musei Vaticani nacque alla fine del '700 quando, per la prima volta, vennero usati sia interi pavimenti sia piccoli emblemata per arricchire il nuovo Museo Pio-Clementino. Un tale uso venne ripreso per alcune sale del Laterano, per la Galleria del Braccio Nuovo e soprattutto, già nella metà dell'Ottocento, per le Stanze di Raffaello. La messa in opera di mosaici antichi causò non lievi problemi, che erano soprattutto legati alla necessità di interventi di restauro. Variarono, secondo i tempi, sia i metodi impiegati per il loro ripristino e adattamento, sia il gusto dei committenti, che poteva trovarsi in perfetta sintonia con l'originale stile dei mosaici, quando si operò in età neoclassica, ma che poteva anche comprovare la loro autenticità, come successe nella metà dell'Ottocento, quando il gusto contemporaneo si era già allontanato dall'antichità classica. Le ampie ricerche fatte negli Archivi del Vaticano e dello Stato Italiano permisero di ricostruire le vicende talvolta tortuose dei singoli mosaici: la loro scoperta negli scavi a Roma e nel suburbio, il loro distacco e trasporto, la lunga procedura del restauro e adattamento, e finalmente la loro messa in opera nelle Gallerie Pontificie. La documentazione pervenutaci permise perfino l'attribuzione dei lavori a singoli mosaicisti sette e ottocenteschi. Queste ricerche «aggiuntive» permettono non soltanto di conoscere meglio una interessante parte della concezione e della storia di una delle collezioni più famose, ma anche di rivalutare alcuni dei capolavori dell'arte del mosaico antico, così come le intricate circostanze del loro riuso.
Référence : 22827. Allemand
81,50 €
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