Balkani. Antiche civiltà tra il Danubio e l'Adriatico, (cat. expo. Museo Nazionale Archeologico, Adria, juil. 2007-janv. 2008), 2007, 264 p., 220 ill. coul. -

La mostra propone i pezzi più rari e preziosi delle collezioni archeologiche del Museo Nazionale di Belgrado - mai esposti al di fuori della ex Jugoslavia - e si presenta come un evento eccezionale, non solo perché tutti i reperti sono inediti per il nostro Paese, ma anche perché potranno tornare a essere ammirati solo dopo il 2010, quando il museo della capitale serba, chiuso per restauri, sarà di nuovo accessibile. L'esposizione è dedicata alle antiche civiltà che si sono succedute nei Balcani centrali, dal VIII secolo a.C. fino alla conquista romana del territorio, avvenuta sotto l'imperatore Traiano: popoli uniti pur nella diversità delle etnie e delle culture, che le letterature più tarde definiranno Triballi, Illiri, Daco-Mesi, Macedoni e Celti. Un affascinante percorso storico-archeologico, con opere databili tra VI secolo a.C e II secolo d.C., tra cui spiccano i gioielli e i manufatti greci rinvenuti nelle grandiose tombe principesche danubiane - come la Maschera di Trebeniste, destinata a modellare in oro le fattezze del principe defunto o il magnifico Cratere bronzeo - la statuaria ellenistica d'impronta alessandrina da Stobi e ancora le oreficerie di Budva, le argenterie da mensa risalenti alla prima occupazione romana del territorio e i ritratti bronzei di età romana, ritrovati nei pressi del grandioso ponte eretto sul Danubio da Apollodoro di Damasco. Duecentocinquanta oggetti per raccontare mille anni di storia di popoli e civiltà ancora sconosciute, sorte nelle terre dei grandi fiumi, fino all'Adriatico.